Vaccinare anche i genitori per contribuire a eliminare più velocemente il morbillo

Secondo uno studio a cui hanno lavorato i ricercatori della Fondazione Bruno Kessler, la strategia potrebbe rivelarsi efficace per contenere il diffondersi della malattia in Italia.

In Italia la vaccinazione anti-morbillo è prevista tra i 12 e i 15 mesi di età e recentemente è stata introdotta una nuova politica volta a coprire i bambini e i ragazzi che non sono ancora stati vaccinati al momento del loro ingresso all’asilo o a scuola. Negli ultimi anni però il morbillo non si è limitato a colpire solo i più giovani. Ad ammalarsi sono spesso anche gli adulti sopra i 20 anni tanto che l’età media di chi in Italia contrae il morbillo è di 27 anni.

I ricercatori della Fondazione Bruno Kessler (FBK) di Trento, dell’Università Bocconi di Milano e della Northeastern University di Boston si sono chiesti quali soluzioni si potrebbero adottare per arrestare il diffondersi della malattia e hanno studiato i diversi scenari possibili nel prossimo futuro.

La ricerca, pubblicata oggi sulla rivista scientifica eLife, mostra che proseguendo con le attuali disposizioni sulla vaccinazione dei bambini, in Italia non si eliminerà il morbillo prima del 2045. Se invece si vaccinassero anche gli adulti che non hanno mai contratto il morbillo, si potrebbe sconfiggere la malattia in tempi più rapidi. Il lavoro dei ricercatori ha preso in considerazione in particolare i genitori che non abbiano ancora contratto la malattia e che non si erano vaccinati in passato, e a cui si potrebbe proporre di vaccinarsi insieme ai propri figli. In questo modo si potrebbe riuscire ad anticipare di almeno 5-15 anni l’eliminazione del morbillo in Italia.

“La situazione che osserviamo in Italia, caratterizzata da una maggioranza di casi di morbillo fra gli adulti, è tipica dei paesi sviluppati”, spiega Valentina Marziano, ricercatrice FBK e prima autrice dello studio pubblicato su eLife. “Le politiche di vaccinazioni attuali”, continua Marziano, “si focalizzano sui bambini e sugli adolescenti, lasciando così una larga parte della popolazione che non si era vaccinata in passato a rischio di contrarre la malattia. Il nostro studio mostra, tramite l’utilizzo di modelli matematici, come proseguendo con le politiche di vaccinazione attuali, in Italia l’eliminazione del morbillo difficilmente potrà verificarsi prima del 2045.”

“Grazie alla vaccinazione supplementare dei genitori si arriverebbe a sconfiggere la malattia in tempi più rapidi e potremmo riuscire a eliminare il morbillo in Italia fra il 2030 e il 2040”, commenta Stefano Merler (FBK), che ha coordinato lo studio. “Altre azioni per coinvolgere gli adulti in generale potrebbero essere altrettanto efficaci e ulteriori studi per verificare la sostenibilità anche economica di queste soluzioni andrebbero eseguiti”, sottolinea Merler, “ma la vaccinazione dei genitori sembra rappresentare una soluzione particolarmente promettente. Gli adulti rappresentano una fascia di popolazione notoriamente difficile da raggiungere con le campagne di vaccinazione, ma in questo caso non servirebbe una strategia specifica, dal momento che i genitori potrebbero essere invitati a vaccinarsi insieme ai loro figli”.

Fonte: Media Press Release della Fondazione Bruno Kessler.

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