Vaccinarsi contro la Rosolia

Le curve epidemiologiche di confronto tra epoca pre e post vaccinale dimostrano una netta diminuzione del numero dei casi nel corso degli anni. Appare inequivocabile che le vaccinazioni abbiano cambiato significativamente l'incidenza delle malattie per le quali esiste vaccinazione, salvando vite umane, diminuendo gli esiti di malattia, riducendo complessivamente la sofferenza della popolazione e migliorando la qualità della vita.

La malattia prima e dopo la campagna vaccinale in Italia

Con l'aumentare della copertura vaccinale entro i due anni di età corrisponde una diminuzione del numero di casi di rosolia (Figura 1). In particolare con la campagna nazionale di eliminazione del Morbillo Parotite e Rosolia con vaccino MPR si è avuto un drastica diminuzione del numero dei casi.

Figura 1

Figura 1: Casi notificati di rosolia, 1970-2005

In Italia la sorveglianza della rosolia naturale si è affidata a due metodi: quello delle notifiche e quello della rete dei pediatri sentinella. La notifica è stata attuata nel nostro Paese dal 1970. L'obbligo di notifica della rosolia congenita è però rimasto in vigore solo fino al 1991, quando è stato sospeso e reintrodotto con il decreto ministeriale del 14 ottobre 2004. I dati delle notifiche relative alla rosolia congenita tra il 1991 e il 2004 quindi non esistono.

Per quanto riguarda la malattia sui bambini e adulti, il numero di casi notificato dal 1970 al 2001 indica una ricorrenza delle epidemie circa ogni 4-5 anni, fino al 1997, ultima epidemia con circa 35mila casi riportati. Successivamente l'incidenza è calata, con una notifica al massimo di 5500 casi. Circa il 70% dei casi si verificavano su bambini sotto i 15 anni di età.

Il sistema dei pediatri sentinella è stato lanciato nel 2000, e ha coperto circa il 4% della popolazione nazionale sotto i 15 anni di età: nel 2002 la rete ha stimato un'incidenza elevata con circa 300 casi per 100mila bambini, soprattutto tra i 10 e i 14 anni di età. Questa rete, per sua natura, non dà alcuna informazione sui casi di rosolia tra gli adulti.

Osservando i dati epidemiologici sui casi di rosolia in Italia dal 1996 al 2006 emerge che l'andamento mostra una serie di oscillazioni, con un massimo di quasi 35 mila casi riportati nel 1997. A partire dal 2002, il trend vede una diminuzione del numero dei casi di rosolia, fino al minimo rappresentato dai 257 casi del 2006.

Figura 2

Figura 2: Andamento del numero dei casi di rosolia in Italia dal 1996 al 2006 (fonte: ministero della Salute)

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